HOTELEX 2019 SHANGHAI

 

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Ai primi di aprile si è svolta a Shanghai, [Il luogo è “Shanghai New International Expo Center” (SNIEC) nel cuore finanziario di Shanghai, a Pudong] la 28^ edizione di HOTELEX (Shanghai International Hospitality Equipment & Supply Expo). È un appuntamento annuale cui fanno riferimento quindici macro settori quali Catering Equipment Supply, Tableware, Food and Beverage, Bakery & Ice Cream (comprensivo di: Bakery ingredients, materials and equipment, Ice cream ingredients and equipment, Chocolate products and equipment, Dairy products, Leisure food, Candies, Packaging and materials), Coffee & Tea, Wine & Spirits, Appliance & Amenities, Textile, IT & Security, Fitness & Leisure, Hotel Building, Hotel Engineering, Hotel Design, Hotel Furniture and Hotel Cleaning, con un “indotto” di oltre trenta eventi fra concorsi, educational, dimostrazioni, etc.

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Shanghai è una delle cinque location dove Hotelex approda in Cina, le altre sono (in date diverse) a Beijing, Chengdu, Qingdao e Guanzhou. I primi dati consuntivi, non è ancora disponibile il Post Show Report 2019, confermano la crescita di questa manifestazione che, sebbene sia a “trazione” cinese, in termini di visitatori ed espositori, possiede una valenza fondamentale sia per il mercato interno, sia per i mercati del sud est asiatico.

 

 

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I visitatori incrementano dell’8,9% a 159267 con una presenza di quelli “oltremare” di 7502 (+46,1% rispetto al 2018). (vedi grafico1 e 2).

 

Grafico n°1

Fonte: Elaborazione R.G: su dati Hotelex

Grafico n°2

Fonte: Elaborazione R.G: su dati Hotelex

 

Gli espositori aumentano del 3,6% (rispetto al 2018) a 2567. (vedi grafico 3)

Grafico n°3

Fonte: Elaborazione R.G: su dati Hotelex

Gli ultimi dati disponibili (2018) indicano anche che la maggior provenienza degli espositori è dell’East China con il 25,37%, distaccato il North China con il 16,18%.

L’insieme dell’Europa è al 38,26% mentre gli Stati Uniti rappresentano il 16,27% dell’offerta espositiva.

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Per dare un’idea dello sviluppo di Hotelex in questi anni, è bene ricordare che nel 2006 la superficie era meno di 48000 m2, con 33361 visitatori e 654 espositori; con una presenza Cinese “Mainland” intorno al 90% con una distribuzione geografica dei visitatori che vedeva Shanghai al primo posto con il 63%, quindi Jangsu con il 17%, poi Zhejiang con 9,3%. Nell’edizione del 2018 le prime tre posizioni sono rimaste inalterate, ma con un “peso” diverso: Shanghai al 41,84%, Jangsu 15,53%, Zhejiang al 12,75%. Cresce, soprattutto quella parte di Cina storicamente definita la “finestra” sull’Occidente: sempre nel 2018, Taiwan, Hong Kong (e Macao) sono oltre il 27% con una crescita dell’80% rispetto al 15,15% del 2016.

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La superficie espositiva incrementa nel 2019 del 4,5%, a 230000m2, (nel 2015 erano 250000 m2), attraverso le strutture fisse delle 17 Halls, per un totale di poco meno di 200000m2, cui si aggiungono 11 outdoor Exhibition Halls che portano il totale espositivo, appunto, a 230000m2.

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Il settore del gelato è ben rappresentato dalle aziende italiane (con o senza sede in Cina), ma non solo, infatti, nel padiglione e mezzo (Hall 1 e parte del 2, oltre 15000m2) dedicato all’ice cream & Bakery, trovano posto anche molte aziende cinesi di softserve-machine, attrezzature per laboratorio artigianale, di gelato pronto alla vendita e, anche, “importatori” di semilavorati per gelato.

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C’è da dire che gli espositori del segmento “ice cream/bakery” nel 2016 rappresentavano il 18% del totale espositori, mentre nel 2018 (a ora ultimo dato disponibile) erano circa il 14%. Al contrario, i visitatori dichiarati del settore “ice cream/chocolate/sweets” sono incrementati dal 4% del 2016 al 5,12% del 2018.

Di seguito le opinioni di alcuni espositori del nostro settore.

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Daniela Canneddu: Carpigiani

“Il mercato cinese non è facile perché manca ancora la comprensione di che cosa sia effettivamente il gelato italiano, però, l’interesse è molto forte e i potenziali clienti sono aperti nell’apprendere la cosiddetta arte del gelato.

Il mercato cinese è anche un mercato che, da un punto di vista della concorrenza, è “feroce”, per cui il concetto di “copy” impera a scapito, ovviamente, della buona qualità.

Buon andamento della fiera, l’interesse per le macchine soft e per quelle del gelato artigianale è equamente ripartito. La provenienza dei clienti è, soprattutto, interna alla Cina.”.

Cristiano Ferrero

Cristiano Ferrero: Aromitalia

“L’andamento del gelato/icecream nella scorsa stagione è stato abbastanza piatto; quest’anno, due aziende di gelato industriale, su tutte, hanno spinto sull’immagine del gelato italiano (dichiarato riferimento tipo Grom), e ciò serve da traino al nostro prodotto tradizionale artigianale.

Hotelex è una fiera viva, interessante, con un significativo interesse per il gelato artigianale.

Il cliente finale, il consumatore, necessita ancora di un periodo di “affinamento” per saper veramente apprezzare la buona qualità, in una vasta offerta di qualità discutibile.”.

Emanuele Franchi

Emanuele Franchi: Iceteam 1927

Hotelex rappresenta per Iceteam 1927 il principale appuntamento per la promozione di nuovi e vecchi modelli per il mercato Cinese.

Da sempre improntati all’innovazione, Hotelex 2019 è stata quindi per noi l’occasione per rafforzare la nostra presenza come uno dei leader nel settore delle macchine da gelato e lanciare nuovi modelli per il soft icecream.

Nel settore delle macchine da gelato, sia le macchine combinate, sia pastorizzatori e mantecatori hanno avuto un buon riscontro, segno di un’attenzione crescente del mercato Cinese verso il concetto di gelato Italiano.

Iceteam 1927 rappresenta dunque il giusto mix per il mercato Cinese, in termini di velocità, semplicità e razionalità.

Eccellente la promozione fatta dal nostro Partner locale, L’Amore.

Per allargare la nostra presenza sul mercato, Hotelex è stata anche occasione per lanciare nuovi prodotti soft.

Nonostante la concorrenza locale, il buon mix qualità / prezzo delle nostre nuove piccole macchine a pompa peristaltica P1 e P3, ha attirato interesse.”.

Alberto Vezzaro

Alberto Vezzaro: Valmar

“La fiera sta andando abbastanza bene, buona affluenza anche da Paesi vicini come Taiwan, Indonesia, e fino ai confini con l’Australia. Ciò significa che Hotelex sta definendo importanti contorni anche per il gelato, quindi, assumendo quel carattere d’internazionalità che non era presente nelle precedenti edizioni. Il mercato cinese è un mercato dove il gelato artigianale comincia a farsi conoscere meglio, e dove tutti noi operatori del settore abbiamo delle buone aspettative.”.

Nicola Fabbri

Nicola Fabbri: Fabbri

“La fiera continua a crescere e l’andamento è certamente positivo la presenza italiana è costante. Vedo una forte crescita di produttori cinesi, soprattutto di macchinari. Anche l’affluenza è migliorata, il visitatore è più informato. Continuiamo a proporre due modi di fare il gelato: uno è quello tradizionale e l’altro è attraverso l’utilizzo del nostro “Simplé” che facilita notevolmente il modo di produrre gelato. Notiamo un decremento nelle aperture di nuove gelaterie, sostituite da un mercato soft di qualità, con ingredienti pregiati.

Questa tendenza è cominciata con “Godiva”, che ha introdotto nei propri negozi di cioccolateria il soft di qualità.”.

Luca Vinti mod

Luca Vinti: ISA

“Esponiamo con il nostro distributore “Shanghai Chensu Commercial.Co.LTD” e abbiamo notato che la fiera è stata, progressivamente, interessante; è cominciata con scarsa affluenza, per proseguire diversi contatti potenzialmente validi, soprattutto cinesi.

È importante avere un padiglione dedicato al gelato, ciò consente di rafforzare l’immagine del gelato in un mercato, quello cinese, dove il gelato stesso è veramente di nicchia, ed è essenziale acquisire visibilità. Il livello del prodotto che esponiamo è di alta qualità per contrastare l’agguerrita concorrenza dei produttori locali.

Pierpaolo Colombo

Pierpaolo Colombo: Babbi

“Fiera molto interessante per il mercato del gelato sia come clienti cinesi sia come importatori per il mondo asiatico, Malesia, Indonesia, Singapore. Il mercato cinese è molto sfidante per il gelato artigianale, infatti, la maggior parte del mercato stesso, è in mano alla produzione semi-industriale di piccole dimensioni che producono centralmente e riforniscono i punti vendita.

Il fatto di avere un distributore locale che rappresenta anche attrezzature (Iceteam1927, Italprogect), aiuta notevolmente nello sforzo per introdurre il gelato artigianale in Cina.”:

Olsi Sala

Olsi Sala: PreGel

“Hotelex è un evento cui non si può mancare, anche se l’affluenza dei visitatori è molto variegata e, la conoscenza del gelato artigianale, nel suo complesso, è in divenire.

È necessario essere “perfettibili” nell’esposizione del prodotto e occorre, inoltre. Spiegare bene la formazione necessaria per produrre un buon gelato artigianale.

Il mercato cinese è sempre in evoluzione, il processo d’inserimento del gelato artigianale è lento ma vivace, i risultati sono soddisfacenti per il grado attuale di conoscenza del prodotto gelato.”.

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Andrea Zanuso, Giuseppe Bravo: Bravo

“Hotelex sta diventando molto importante per tutta l’Asia e non solo per la Cina. Ci sono clienti provenienti da bacino nord dell’Asia, Corea, India.

La conseguenza di questo è che sia le aziende locali, sia le aziende europee fanno stand sempre più importanti attraendo i visitatori cinesi che, poi, tenderanno a visitare meno frequentemente le fiere in Europa. I fabbricanti locali di macchine e attrezzatura nel trend di crescita verso lo standard europeo di produzione, sono, in un certo senso, “costretti” a migliorare la qualità dei loro prodotti e, di conseguenza, rimodulare i relativi prezzi, avvicinandosi, leggermente a quelli di riferimento europei.

Bravo ha fatto dei grossi investimenti di marketing soprattutto sulle due linee Trittico ed Equilibrio, rendendo accessibili con I PAD tutte le operatività in cinese sia sul touch screen del Trittico, sia sul sistema della bilancia Equilibrio, per consentire la produzione il più possibile di qualità. Essendo un’esclusiva Bravo, questi investimenti ci stanno ripagando degli sforzi fatti.”.

Alessandro Mucci

Alessandro Mucci: MEC3

“Fiera buona per l’Hotelleria ed è molto interessante uno spazio dedicato esclusivamente al gelato.

L’affluenza è interessante, ma il problema di fondo è la mancanza di un approccio al gelato. I clienti vedono il prodotto finito e faticano a comprendere il mondo che c’è dietro.

I problemi nel mercato cinese, sono di natura strutturale, il singolo locale interessa poco, l’investitore ragiona in termini di catene e, in questo senso, è difficile coniugare artigianale, industriale, buona qualità e qualità standard.

È difficile trovare il singolo che apprezzi e abbia la capacità di elaborare la gelateria artigianale. Qui, rispetto a un mercato come quello americano, dove l’approccio al concetto di catena è il medesimo, c’è più “improvvisazione”, meno capacità di capire dove è più importante la formazione per avere successo in gelateria.”.

 

Nota: lo stesso video con una migliore risoluzione è disponibile su youtube all’indirizzo:https://youtu.be/EC1WVqxx9g0

Prossima edizione di Hotelex a Shanghai: 29 marzo -1 aprile /2020.

 

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